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Home >Consigli di viaggio > Il sito archeologico di Chichén Itzá (UNESCO): Guida di Viaggio
12 aprile 2021
Il sito archeologico di Chichén Itzá è un importantissimo complesso archeologico maya situato a nord della penisola dello Yucatan, in Messico. L’UNESCO lo ha inserito nel proprio Heritage nel 1988, mentre dal 2007 è anche stato enumerato tra le sette meraviglie del mondo.
Il nome Chichén Itzá significa letteralmente "Alla bocca del pozzo degli Itza”, il gruppo etnico di affiliazione Maya che ha abitato e edificato questi luoghi magnifici.
Il sito sorge in prossimità di due cenotes, profondi pozzi naturali necessari per l’approvvigionamento idrico in una zona altrimenti molto arida. Il sito archeologico di Chichén Itzá è una delle mete imprescindibili del Patrimonio dell’Umanità UNESCO, nonché una testimonianza unica del passaggio dei Maya nella storia del mondo.
Dal canto suo il Messico è una delle mete più affascinanti del mondo, nonostante le tante problematiche sociali che lo rendono un territorio dove prestare particolare attenzione durante la propria vacanza.
Prima di partire per il Messico, bisogna sempre consultare il sito della Farnesina “Viaggiare Sicuri”.
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Ad ogni modo, una vacanza in Messico, soprattutto quando da noi è inverno, per molti è considerata un vero e proprio sogno, soprattutto nell’area dello Yucatan, particolarmente apprezzata dai turisti.
Splendide coste, vulcani, siti archeologici e buon cibo: il Messico ha veramente molto da offrire ai turisti.
1 . Come visitare il sito archeologico di Chichén Itzá
2 . La storia di Chichén Itzá (in breve)
3 . Cosa vedere a Chichén Itzá e nei dintorni
4 . La Piramide di Kakulcán
5 . Il tempio dei Guerrieri
6 . El Caracol
7 . I campi sportivi
8 . Località da visitare vicino a Chichén Itzá
9 . Periodo migliore per una vacanza in Messico
10 . Messico: idee, consigli e guide di viaggio
Chichén Itzá si trova nella penisola dello Yucatan, famosa per le sue località turistiche. Dall’Italia si atterra facilmente agli aeroporti di Cancún o Tulum e si può raggiungere il sito noleggiando un’auto o affidandosi ad un tour operator locale. Chichén Itzá dista circa due ore di viaggio da entrambe le città.
Se invece si sta pernottando a Valladolid o Merida, il viaggio è più breve ma la modalità è la medesima, così come da Playa del Carmen.
Organizzare una gita a Chichén Itzá non è difficile vista l’abbondanza di località costiere e non che la circondano, lo Yucatan e il Quintana Roo sono infatti luoghi molto ricchi di attrazioni.
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Chichén Itzá fu conquistata dal gruppo etnico degli Itzá che era predominante nell’area a seguito della sconfitta di una popolazione precedente di cui non si sa niente, tranne che la fondazione della cittadina si deve a loro.
Gli Itzá discendevano dagli altopiani del Guatemala ed erano un gruppo Maya, come è emerso dal ritrovamento di manufatti religiosi e dall’analisi dei resti umani trovati dragando il fondo dei pozzi cenotes sacri.
Intorno al 600 d.C. la città era il più importante centro Maya della regione, con abbondanti raccolti e una posizione strategica, caratteristiche che la portarono a essere conquistata dal celebre re tolteco Quetzalcoatl.
I toltechi hanno impresso il loro passaggio sull’architettura del sito, ma il loro regno non durò a lungo, e un periodo di declino toccò la zona tra il 1000 e il 1200 d.C.
La cittadina rinasce poi con il dominio spagnolo, diventando la capitale dello Yucatan spagnolo per qualche decennio. Solo nel 1800 il sito è stato “riscoperto” da esploratori statunitensi e britannici che sono riusciti, anche nel corso dei primi tre decenni del 1900, a riportare alla luce la storia di Chichén Itzá e a decifrare parte dei suoi enigmi.
All’interno di Chichén Itzá sono state identificate 2 aree urbane, edificate in epoche differenti e denominate:
I centri urbani presentano edifici e strutture diverse, come templi e campi sportivi.
Tra gli edifici di Chichén Itzá spicca la Piramide di Kakulcán, imponente stratificazione di nove terrazze circondate da ripide scalinate. Questo è uno degli edifici più importanti rimasti del periodo precolombiano ed è stata a lungo analizzata dagli studiosi, che al suo interno hanno trovato le fondamenta di un’altra piramide.
Un’altra costruzione iconica di Chichén Itzá è Il tempio dei Guerrieri, vale a dire un’altra piramide meno imponente di Kakulcán ma sulla cui sommità sono stati costruiti il Tempio del Pianeta Venere e la piattaforma votiva detta “delle Aquile”.
Un edificio molto singolare è El Caracol, un edificio che veniva utilizzato come osservatorio astronomico e che è evoluto insieme alle conoscenze dei suoi costruttori. Questo edificio sormontato da una sorta di cupola è attraversato al suo interno da una ripida scala a chiocciola, da qui il nome.
Per finire, sia i maya che i toltechi erano civiltà molto appassionate di un gioco che gli studiosi hanno ipotizzato poter essere simile al rugby moderno. Nel sito archeologico sono stati trovati sette di questi campi, tutti circondati da mura decorate e alcuni fiancheggiati da ulteriori templi.
Chichén Itzá sorge a poche ore di distanza da Playa del Carmen, Cancún e Tulum, tre rinomate località turistiche diverse da loro ma accomunate dalla presenza di spiagge splendide. Di queste Tulum è forse la più particolare, ma tutte e tre meritano una visita e c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Se invece volete visitare una cittadina in stile coloniale spagnolo, Valladolid vi sorprenderà per la fusione dei tanti stili architettonici presenti. Nei suoi dintorni è possibile visitare altri cenotes: Zaci, Suytun e Samulá, tutti e tre balneabili.
Il più suggestivo di questi cenote è Ik Kil, a circa dieci chilometri a est di Chichén Itzá, dove si può fare un bagno rinfrescante dopo la visita e ammirare al contempo le meraviglia di queste grotte acquatiche sacre al popolo Maya.
Il Messico ha un territorio molto vasto e consta di vari microclimi: si parte da un clima molto simile a quello californiano nelle sue regioni più a nord, fino al clima subtropicale delle sue penisole meridionali a ridosso del Guatemala e del Brasile.
Se si intende esplorare il Golfo della California o gli stati più settentrionali non sarà difficile trovare un clima mite tutto l’anno, mentre occorre un po’ di attenzione quando si va verso lo Yucatan, dove precipitazioni e cicloni si abbattono con più violenza nei mesi estivi alternati ad ondate di caldo torrido.
In linea di massima, il periodo ideale per una vacanza in Messico va da novembre a maggio, poi in base all’itinerario si può trovare la finestra temporale e climatica più adatta alle proprie esigenze.
Il Messico è una località turistica dall’innegabile fascino, in grado di appassionare famiglie in cerca di relax, appassionati di storia antica e giovani amanti della movida.
Se state pensando di visitare questo incredibile paese, vi segnaliamo le nostre guide di viaggio:
Giorgia Alto
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