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Home >Consigli di viaggio > Il Castello di Edimburgo: dove si trova, storia, orari e biglietti
19 ottobre 2020
Il Castello di Edimburgo esercita un fascino non indifferente per tutti coloro che visitano o vivono la capitale scozzese.
Pur essendo il più antico della città, è riuscito ad arrivare intatto fino ai giorni nostri. La fortezza poggia su una roccia di origine vulcanica, Castle Rock, e domina dall’alto tutta la città, che si è nel tempo sviluppata attorno ad esso. Dopo un iniziale ruolo di edificio residenziale, la fortezza ha avuto negli ultimi secoli una destinazione prettamente militare, infatti i suoi legami con l’esercito sono vivi al punto che, ancora oggi, nonostante sia la più importante attrazione turistica della Scozia, ospita anche una guarnigione dell’esercito reale, ma con ruoli non operativi.
La figura di questo castello grazie alla sua posizione e alla sua lunga storia è divenuta nel tempo icona ed emblema identitario della città.
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1 . Dove si trova e come raggiungerlo
2 . La storia del castello, in breve
3 . Cosa si trova all’interno del Castello di Edimburgo
4 . biglietti e orari
Il Castello di Edimburgo fu costruito con l’evidente e preciso intento di renderlo inespugnabile, soprattuto in un periodo storico dove non esisteva ancora l’artiglieria pesante.
Circondato da pendii scoscesi, la fortezza presenta un'unica entrata, quella nella grande spianata che prende il nome di Castle Esplanade. Questo ingresso rappresenta un estremo del Royal Mile, che collega il castello alla Holyrood Palace, residenza ufficiale in Scozia della Regina.
Il Royal Mile è un insieme di strade (che coprono circa un miglio appunto) che attraversano Edimburgo e la tagliano in due: rappresenta anche il modo migliore per raggiungere il Castello.
Una volta giunti in città, individuarlo mentre svetta da Castle Rock non sarà certo difficile, e per raggiungerlo dal centro basterà seguire, anche a piedi, il Royal Mile.
L’alternativa sono i mezzi pubblici, che fermano poco prima della spianata e dunque, sarà necessario percorrere comunque a piedi l’ultimo tratto rappresentato da Castle Hill. Meno consigliato è invece lo spostamento in automobile, anche se è presente un parcheggio ben segnalato nelle vicinanze della fortezza.
Mentre le prime tracce di insediamenti umani su Castle Rock risalgono addirittura ai primi secoli dell’era comune, le origini del Castello di Edimburgo vanno fatte risalire all’undicesimo secolo.
Il primo riferimento alla fortezza, allora chiamata “Castle of Maidens”, lo rinveniamo in una cronaca del tempo, dove si fa menzione della morte di Re Malcom III (1093) e di sua moglie, la futura Santa Margherita, che in questo castello risiedeva. L’unico edificio sopravvissuto di quella epoca è la Cappella di Santa Margherita, che rappresenta oggi l’edificio più antico del castello e della città.
Durante tutto il Basso Medioevo, la fortezza, sede del trono scozzese, seguì le alterne vicende della corona nella sempiterna lotta per l’indipendenza dall’Inghilterra. Diversi battaglie e successive fortificazioni hanno segnato il periodo delle guerre di indipendenza scozzesi che terminarono sì con re Davide II sul trono di Scozia, ma non sancì la fine delle ostilità tra i due regni britannici.
Nel 1437 il Castello fu teatro della Black Dinner, durante la quale due membri della principale famiglia nobiliare del tempo, invitati a cena nel castello furono assassinati, ispirando la vicenda letteraria e televisiva delle “Nozze Rosse” narrata nel “Trono di Spade”, tratto a sua volta dal libro “Le Cronache del ghiaccio e del fuoco”.
Negli anni successivi il castello divenne sempre più un arsenale, mentre la residenza reale fu gradualmente spostata a Holyrood, dove Giacomo IV fece costruire un palazzo.
Bombardato pesantemente durante il Lang Siege nel XVII secolo, il Castello di Edimburgo fu riparato, ampliato e arricchito nonostante la residenza privilegiata restasse Holyrood. Dopo un breve periodo di utilizzo come carcere, a partire dal XIX secolo il Castello fu recuperato per il suo valore storico come monumento, e fu aperto al pubblico già dal 1830.
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Prima ancora di entrare nel castello, attraverso la porta protetta dalle statue di Robert I Bruce e William Wallace c’è la Esplanade, l’ampia piazza pavimentata che segna la fine del Royal Mile ed è teatro del caratteristico Royal Edinburgh Military Tattoo: una tradizione serie di esibizioni delle forze armate che, dalla semplice musica, si è evoluta oggi in uno spettacolo a tutto tondo con fuochi d’artificio, ballerine etc.
All’interno del Castello, la Cappella di Santa Margherita costituisce il nucleo più antico del complesso. Sul terrazzo di fronte la cappella è oggi disposto il Mons Meg, una bombarda realizzata nel 1449 di imponenti dimensioni: più di quattro metri e mezzo di lunghezza e sette tonnellate di peso, in grado di sparare palle di pietra di 150 kg. Messo fuori uso da un’esplosione, fu portato per alcuni secoli a Londra prima di essere restituito al Castello di Edimburgo nel XIX secolo.
Il legame tra la fortezza e l’artiglieria, anche per le ragioni storiche viste, è molto forte: è ancora oggi tradizionale il One O’Clock Gun, uno sparo di cannone all’una in punto che in passato serviva per indicare l’ora precisa ai commercianti in mare.
Il Castello ospita, inoltre, il National War Museum of Scotland, parte del Museo Nazionale della Scozia, in cui è possibile ripercorrere la storia militare della Scozia degli ultimi secoli attraverso ricostruzioni e reperti d’epoca delle varie armi, uniformi e macchine utilizzate.
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La cittadella più alta del Castello, ospita la Crown Square, una piazza attorno alla quale si raccolgono gli alloggi reali, lo Scottish National War Memorial e la Sala Grande, risalente al XVI secolo, che, sebbene ristrutturata più volte, conserva ancora la copertura in legno del tempo.
È possibile visitare il Castello durante tutto l’anno negli orari dalle 9:30 alle 17 d’estate mentre la chiusura viene anticipata di un’ora d’inverno. Il costo del biglietto è indicativamente di £ 17,50 (circa 19 euro) ma tenendo conto che la coda per i biglietti può essere davvero estenuante, quella di acquistarli online può risultare una scelta saggia.
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Davide Rossi