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27 luglio 2022
Se state pensando a un viaggio diverso dal solito all’insegna del mistero, sappiate che nel mondo esistono diversi luoghi che vi lasceranno a bocca aperta.
Tenute massoniche con percorsi segreti nel sottosuolo come la “Quinta da Regaleira” di Sintra, alberi che crescono inspiegabilmente incurvati o le enigmatiche statue masai dell’isola di Pasqua, che sembrano parlarci di un tempo lontano, forse mai davvero conosciuto.
Sono luoghi avvolti nel mistero che continuano a lasciare parecchie domande senza una risposta, affascinando sempre più turisti da ogni parte del globo. Siamo sicuri che anche i meno impavidi accetterebbero di affrontare viaggi così elettrizzanti.
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Ma quindi dove si va? Prendete carta e penna, iniziamo! Ecco 6 luoghi misteriosi assolutamente da visitare.
1 . Quinta da Regaleira, a Sintra, in Portogallo
2 . L’Isola di Pasqua (Cile)
3 . Gli alberi della foresta di Gryfino in Polonia
4 . Angkor Wat (Cambogia)
5 . Le pietre dei Pitti (tra Glasgow e Falkirk)
6 . Teotihuacan (Messico)
La prima misteriosa destinazione che vi suggeriamo è la Quinta da Regaleira, una ricca tenuta portoghese di inizio Novecento a mezz’ora di auto da Lisbona. La tenuta, che deve il suo nome alla baronessa di Regaleira, si estende su ben 4 ettari di terra e comprende un maestoso palazzo a più piani e un esotico giardino ricco di laghetti, statue e grotte.
Ciò che rende così affascinante questo posto, però, non è visibile in superficie. Infatti, è necessario scendere nel sottosuolo della tenuta per imbattersi in due pozzi a spirale, usati, si pensa, per riti iniziatici di matrice massonica.
Infatti, i pozzi, detti anche 'torri invertite', sembrano simboleggiare per la loro particolare forma il passaggio dalla morte alla vita. Una rinascita destinata a pochi eletti e resa ancora più inquietante dalla presenza di una Croce dei Templari ai piedi di uno dei due pozzi.
Per raggiungere Quinta da Regaleira, dalla stazione centrale di Sintra vi suggeriamo di prendere il bus numero 435 che, in soli 10 minuti, vi porterà dritti alla tenuta.
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‘Ehi tu scemo scemo! Dare a me gomma gomma’! Solo chi ha visto il film ‘Una notte al museo’ ricorderà la famosa battuta che una statua moai continua a ripetere a un malcapitato Ben Stiller.
Bene: dovete sapere che quella statua - e tutte le altre statue moai - si trovano esclusivamente in un posto nel mondo. Si tratta dell’isola di Pasqua, così chiamata per essere stata scoperta dagli europei il giorno di Pasqua del 1722.
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E sono proprio le statue moai a rendere quest’isola uno dei luoghi più misteriosi al mondo. Infatti, finora nessuno ha davvero compreso la funzione di questi affascinanti mezzi busti monolitici.
C’è chi sostiene che servivano a guidare gli antichi abitanti dell’isola verso fonti d’acqua dolce e chi, invece, vi trova un riferimento ai capi tribù defunti.
Questi ultimi, secondo una credenza popolare dell’isola, sarebbero stati in grado di mettere in relazione il mondo dei vivi con quello dei morti, donando alle statue Moai un potere quasi magico.
L’unico modo per raggiungere l‘isola di Pasqua è per via aerea: partendo dai maggiori aeroporti italiani, seguite la tratta Madrid - Santiago - isola di Pasqua.
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Sembrano usciti da un romanzo fiabesco d’altri tempi, invece esistono davvero: sono gli alberi della foresta di Gryfino e si trovano in Polonia occidentale, quasi al confine con la Germania.
A renderli così speciali è la particolarissima forma incurvata alla base dei tronchi, simile a una “c”, da cui deriva la denominazione “foresta storta”, ormai famosa in tutto il mondo. Perché questi meravigliosi alberi di pino siano cresciuti piegati resta un mistero.
Tra le varie teorie avanzate negli anni, ce n’è una che collega la loro innaturale curvatura al passaggio dei carri armati sovietici durante la Seconda guerra mondiale. Le conifere sarebbero sopravvissute all’impatto modificando per sempre, però, la loro forma originaria.
Chi c’è stato, sostiene di essersi sentito fuori dal mondo, circondato da alberi magici che sembrano inchinarsi ai loro numerosi visitatori. Per raggiungere la foresta storta di Gryfino, prendete un treno da Stettino (la città più vicina) e scendete a Dolna Odra, poi proseguite a piedi per una decina di minuti.
Fra i luoghi più misteriosi al mondo, è impossibile non pensare a Angkor Wat, il tempio khmer nel cuore della Cambogia.
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I più attenti si saranno accorti che questo spettacolare tempio, patrimonio dell’UNESCO dal 1995, è raffigurato persino sulla bandiera nazionale, a testimonianza dell’enorme importanza che ha acquisito per il Paese.
Essenzialmente sono tre i motivi che rendono Angkor Wat così misterioso:
Come arrivare: dall’aeroporto di Siem Reap, prendete un taxi o tuk-tuk che vi accompagnerà direttamente all’ingresso del tempio.
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Forse non tutti sanno che in Scozia, e più precisamente tra la città di Glasgow e Falkirk, sono disseminate decine di misteriose stele monumentali appartenute a un popolo lontano: i Pitti.
Poco o nulla si sa su questo antico popolo preceltico e pochissimo sulle loro imponenti stele di bassorilievo, uniche al mondo. Guardandole da vicino, è possibile cogliere rappresentazioni di caccia, di oggetti quotidiani femminili, come spazzola e specchio, ma anche simboli astratti come cerchi e rettangoli.
Il mistero che si cela dietro queste pietre è tutto lì: in quegli strani simboli. Si pensa infatti che siano segni pittografici o addirittura un sistema di costellazione esclusivo dei Pitti.
Un mistero che gli studiosi non hanno ancora svelato.
La maggior parte delle pietre pitte è custodita in musei e siti protetti del Paese, facilmente raggiungibili in auto o con i mezzi pubblici, mentre solo una piccola parte è rimasta nel loro sito originario (lungo le strade o in cima alle colline).
2000 anni fa era la città più grande e importante del Messico, oggi è uno dei luoghi più enigmatici del pianeta: se esiste un posto misterioso per definizione, è senz’altro Teotihuacan.
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A soli 40 km da Città del Messico, questo sito archeologico fra i più importanti del mondo, custodisce segreti tutti ancora da scoprire, a cominciare dal suo nome. “Teotihuacan”, infatti, tradotto “Città degli dèi” è il nome dato alla città dagli Aztechi, quando vi sopraggiunsero molti secoli più tardi. Come mai la ritenessero “dimora degli dèi” resta un mistero.
Costruita attorno a enormi piramidi che nulla hanno da invidiare a quelle egiziane, l’antica città di Teotihuacan nasconde tunnel, passaggi segreti e camere ardenti sacrificali di cui tutt’oggi si sa ben poco.
Ma soprattutto, continuano a chiedersi gli esperti:
Per visitare Teotihuacan dall’Italia, dall’aeroporto di Città del Messico prendete la metro dal Terminal Central de Autobus del Norte, e di lì un autobus omonimo che vi porterà a pochi km dal sito archeologico.
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Giovanna Lucchi