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Home >Consigli di viaggio > Hohenschwangau Castle: la guida di viaggio
14 settembre 2020
La passione per la storicità e in particolar modo l’amore viscerale per il Medioevo che pervadono questo periodo inducono l’erede al trono a commissionare i lavori necessari a restaurare l’antico splendore del castello secondo lo stile gotico. Gli interni vengono arricchiti con dipinti che ripercorrono le canzoni e le leggende cavalleresche del Medioevo, in particolar modo quelle locali legate a Lohengrin, cavaliere del cigno (Hohenschwangau indica la parte alta di Schwangau, ossia la contea del cigno) che tra l’altro sarà anche uno degli appellativi di Ludovico II, figlio di Massimiliano.
1 . Dove si trova
2 . Come raggiungerlo
3 . La storia (in breve)
4 . Cosa vedere all’interno del Castello
5 . Orari di visita e biglietti
Il Castello si trova in Germania, nella regione della Baviera, a poca distanza dal confine austriaco. La fortezza si trova su una collina vicino ai due laghi di Alpsee e Schwansee, nella parte alta del comune di Schwangau, nei pressi di Füssen. A poca distanza da Hohenschwangau si trova, inoltre, il castello Neuschwanstein, costruito per volontà di Ludovico II per esserne una versione ancora più bella e perfetta, un’incarnazione di un ideale castello Medioevale che ha poi ispirato molti di quelli presenti nelle fiabe Disney.
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Senza avere a disposizione un veicolo privato, per raggiungere il castello di Hohenschwangau sarà innanzitutto necessario affidarsi a un treno. Solitamente le città di partenza più gettonate sono Monaco e Augusta, dove i treni che giungono a Füssen partono all’incirca ogni ora per un tragitto che dura intorno alle due ore. Da Füssen poi è necessario prendere l’autobus che condurrà direttamente alla biglietteria di Hohenschwangau dove sarà possibile acquistare sia il biglietto per il castello più antico che per Neuschwanstein.
Le prime tracce della fortezza di Hohenschwangau risalgono almeno al dodicesimo secolo quando fu costruito dai cavalieri di Schwangau, vassalli della casata Hohenstaufen cui apparteneva anche Federico I Barbarossa.
Il castello rimase in mano ai cavalieri del cigno di Schwangau fino al XVI secolo quando l’ordine cavalleresco venne sciolto e il castello progressivamente andò in rovina, danneggiato dallo stato di abbandono e dalle guerre che imperversavano per l’Europa, ultime delle quali quelle napoleoniche.
Nel 1832 l’erede al trono di Bavaria, Massimiliano, decise di acquistare questo castello per farlo risorgere come gioiello di architettura romantica e monumento alla storia e alle tradizioni locali.
Massimiliano volle che il castello fosse una piacevole tenuta estiva e di caccia per cui, ai fasti degli interni, si accompagno sentieri e percorsi di montagna panoramici ed estremamente affascinanti, come il ponte Marienbrücke sopra la gola del Pöllat, costruito come regalo di compleanno per la moglie Maria di Prussia.
L’intero castello era un inno alle leggende medioevali che di certo ebbero una forte influenza su Ludovico II, figlio di Massimiliano II, che qui trascorse buona parte della sua infanzia e che è poi passato alla storia come un grande costruttore di castelli fiabeschi nonché mecenate appassionato delle opere di Richard Wagner.
Anche se fortemente legato alla figura di Ludovico II, in realtà è stato il padre, re Massimiliano II a plasmare questo luogo e trasformarne l’edificio nella meraviglia che possiamo oggi ammirare.
All’interno del castello vi è una cappella in stile neogotico, dove ancora oggi viene regolarmente celebrata messa, che nasce su quelle che erano le ceneri dell’armeria e della sala per i banchetti: è così possibile ammirare ancora oggi armature risalenti al ‘500.
La sala del cavaliere del cigno è impreziosita di numerosi dipinti che raffigurano le gesta del cavaliere del cigno Lohengrin, custode del Santo Graal e figlio di Parsifal, uno dei cavalieri della Tavola Rotonda, le cui vicende saranno oggetto delle opere di Richard Wagner.
Quest’ultimo fu spesso ospite del re Ludovico II, e per lui tenne diversi concerti privati suonando lo splendido pianoforte intagliato in legno d’acero presente nella “stanza degli Hohenstaufen”.
Molto caratteristica è la “stanza orientale”, quella che fu la camera da letto della regina Maria di Prussia, che il re Massimiliano II, di ritorno da un viaggio in Turchia e Grecia, volle arredare secondo lo stile di quelle culture.
La camera da letto del re è invece chiamata la “stanza Tasso”, in quanto sono qui presenti rappresentazioni della storia narrata da Torquato Tasso nella Gerusalemme liberata. La stanza più grande è quella utilizzata per i banchetti, la sala degli eroi, dove è possibile ammirare dipinti che immortalano la saga e le gesta di Teodorico il Grande, re degli Ostrogoti e poi d’Italia.
Il castello è di proprietà della famiglia Wittelsbach e sono possibili solo visite guidate. L’orario estivo (dal 23 marzo al 15 ottobre) vede il castello accessibile dalle 08:00 alle 17:30, mentre in inverno si riduce all’intervallo tra le 09:00 e le 15:30.
Alla biglietteria di Hohenschwangau si può scegliere di visitare solo uno o entrambi i castelli, nonché il museo dei Wittelsbach. Il costo del biglietto, pertanto, varia in funzione del pacchetto scelto partendo dai € 20,50 necessari a ciascun adulto per visitare il castello di Hohenschwangau.
Giovanna Lucchi