
Pandemia, da “Pandemos” è chiaramente una parola di origine greca nata dall’unione di “Pan”, ovvero “Tutto”, e “Demos”, ovvero “Popolo”: “Pan-Demos” possiamo tradurlo con “Tutto il Popolo”.
Nonostante analizzando la parola non troviamo un esplicito riferimento all’ambito medico, il termine “Pandemia” è utilizzato prevalentemente per indicare la diffusione “Straordinaria” di una malattia.
Attenzione però, non stiamo parlando di una semplice influenza, ma di qualcosa che, purtroppo, è ben più grave. Quando si parla di Pandemia, infatti, si parla di una malattia per la quale non esiste una cura vera e propria o un vaccino, altamente contagiosa e che si trasmette da uomo a uomo.
La pandemia è una “Condizione” che viene viene dichiarata ufficialmente dalla “OMS”, in genere quando coinvolge almeno 2 continenti. Questo è quello che è successo nel 2020 a seguito del contagio da Coronavirus.
La dichiarazione dello Stato di Pandemia
Il giorno 11 marzo 2020, la OMS ha di dichiarato lo “Stato di Pandemia”, come era prevedibile a seguito delle numerose morti e dalla diffusione del Coronavirus in Europa e nel resto del mondo.
Durante la conferenza stampa, il Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, oltre ad enunciare i dati e a dire apertamente che il virus si diffonderà ulteriormente, ha anche dichiarato:
“Pandemia non è una parola da usare con leggerezza o disattenzione.”
Una frase riportata quasi da qualsiasi giornale e agenzia di stampa.
Di fatto, questa dichiarazione ha cambiato bene poco, ma sicuramente ha legittimato ulteriormente il lavoro di Stati come l’Italia, la Cina e la Corea del Sud, in merito alla prevenzione e al contenimento della diffusione.
La dichiarazione dello Stato di Pandemia dovrebbe spingere tutti gli stati coinvolti, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti, a seguire i “Piani Pandemici” attuati da paesi come l’Italia. Purtroppo, ad oggi (17-3-20), gli Stati sono ancora restii ad applicare il “Lockdown” quasi totale applicato dall’Italia.
In generale, per dichiarare lo “Stato di Pandemia”, la malattia deve rispettare i seguenti parametri:
- è altamente contagiosa
- è un nuovo “Ceppo”
- Si trasmette da uomo a uomo
- Non ha vaccino
In ultimo, la Pandemia in genere, per essere dichiarata, deve coinvolgere almeno 2 continenti.
Alcune fonti ufficiali:
https://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioNotizieNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4209
https://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4209
I piani pandemici
A seguito della dichiarazione della OMS dello Stato di Pandemia, si parla di veri e propri “Piani Pandemici”.
Si tratta di vere e proprie disposizioni, frutto della cooperazione tra mondo accademico-scientifico e Stato, che vengono date alla popolazione.
In sostanza, chi Governa si rivolge al mondo scientifico per comprendere la malattia e come limitarne al massimo diffusione della nuova malattia. Dopo di ché, lo Stato applica sia misure di contenimento della malattia, sia misure per la cura degli ammalati.
Una conseguenza della “Stato di Pandemia” e dei “Piani Pandemici” è l’inevitabile, ma temporaneo, rallentamento dell’economia. Per gestire tutto questo, lo Stato Italiano ha già emanato una serie di provvedimenti, ma molti altri sono già allo studio.
La OMS, in un comunicato stampa del 12 marzo 2020, ha rilasciato una serie di “Advice for the public”
(fonte ufficiale -> https://www.euro.who.int/en/health-topics/health-emergencies/coronavirus-covid-19/news/news/2020/3/who-announces-covid-19-outbreak-a-pandemic )
- Lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone o usando un gel igienizzante
- Mantenere la distanza di circa un metro con altre persone
- Evitare di toccare occhi, naso e bocca
- Coprire bocca e naso con il gomito o un fazzoletto monouso quando si tossisce o starnutisce (poi buttare subito il fazzoletto)
- Cercare assistenza medica se si ha la febbre, tosse e difficoltà respiratorie
- Restare informato su quello che sta accadendo e seguire i consigli dati dal tuo dottore, dall'autorità medica pubblica nazionale/locale o dal tuo datore di lavoro su come proteggere te stesso e chi ti sta attorno dal COVID-19.
In ultimo, vengono definiti con “Piani pandemici” anche determinate azioni di prevenzioni e contenimento della malattia attuate dallo Stato.
Come per esempio:
- Riorganizzazione dei posti letto in ospedale
- Aumento delle strutture di terapia intensiva
- Acquisto di farmaci
- Approvvigionamento di protezioni (mascherine, guanti, etc)
- Chiusura di scuole
- Chiusura di attività commerciali
Al momento in Italia c’è una situazione di “Lockdown” quasi totale: le persone infatti possono uscire di casa solo per ragioni improrogabili.
Non viene escluso però che possano essere attuate misure ancora più “Stringenti”, come è accaduto in Cina.
Principali Pandemie che hanno colpito l’Umanità in passato
Non è la prima volta che l’umanità viene colpita da una pandemia, ma è la seconda volta che avviene in un mondo “Globalizzato”. Uno dei maggiori problemi legati alla diffusione del Coronavirus, così come è avvenuto per la H1N1, è che oggi si viaggia molto di più che in passato, non solo per piacere ma anche per ragioni legate al proprio lavoro.
In passato non esistevano le cure mediche che esistono oggi, ma era anche molto più difficile che un virus partito dalla Cina potesse diffondersi in quasi tutto il mondo in così breve tempo.
Di seguito le principali Pandemia che hanno colpito l’umanità in passato:
- La “Peste Nera”: si è diffusa intorno al 1300
- L’influenza Spagnola: si è diffusa tra il 1918 e il 1919
- L’influenza Asiatica (H2N2): si è diffusa tra il 1957 e il 1958
- L’influenza di Hong Kong (H3N2): si è diffusa tra il 1968 e il 1969 ma è ancora in circolazione.
- L’influenza A (H1N1): originariamente identificata con il nome di “Influenza suina) si è diffusa tra il 2009 e il 2010. Oggi è ancora in circolazione.
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