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Home >Consigli di viaggio > I Camini delle fate in Italia: dove si trovano?
13 settembre 2021
Sicuramente avrete sentito parlare dei camini delle fate in Cappadocia, ma lo sapete che esistono anche in Italia?
A quanto pare, le fate non vivono solo in Turchia, ma anche in Italia, dove hanno lasciato diversi segni del loro passaggio. Al di là delle storie che tanto piacciono ai bambini, i Camini delle Fate, e pur con delle differenze rispetto alla Cappadocia, esistono anche in Italia.
Questi strani edifici, spesso molto antichi e dalle forme fiabesche, attirano ogni anno molti turisti, soprattutto le famiglie.
Se volete sapere dove trovare in Italia i camini delle fate, potete leggere le nostre guide di viaggio.
1 . I Camini delle Fate nel Trentino Alto Adige
2 . Le Torri delle Fate
3 . I Camini delle Fate in Lombardia (Lago d’Iseo)
4 . I Camini delle Fate in Piemonte (Ciciu del Villar)
5 . Lame Rosse di Fiastra nelle Marche (Monti Sibillini)
6 . I Camini delle Fate in Liguria
In Trentino Alto Adige, protetti dall’ombra delle montagne, si trovano i Camini delle Fate della Val di Cembra. Queste affascinanti costruzioni rocciose sono anche conosciute come “Piramidi di Segonzano”, data la loro forma particolarmente allungata.
Derivano dall’unione di terra e sassi, che si sono stratificati nel corso del tempo ed hanno creato un unico materiale friabile. Come tutti i “Camini”, anche le Piramidi di Segonzano presentano sulla sommità dei massi dalle grandi dimensioni, che hanno il compito di proteggere la struttura dalla pioggia e dalle intemperie.
Per riuscire ad individuarli, solitamente si seguono le indicazioni riferite alle “Piramidi di terra”, subito visibili non appena si accede al Comune di Segonzano.
Sempre in Trentino, a Bolzano, bisogna poi citare le famose “Torri delle Fate”.
Questa volta la loro formazione è legata allo scioglimento di ghiacciai circostanti, che hanno rilasciato diversi detriti. Gli abitanti del luogo gli hanno dato il nome di torri perché la loro forma le ricorda, abbastanza alte con chiusura finale a cappello.
Il riferimento alle fate è legato ad un’antica credenza, secondo cui i Camini erano un tempo abitati da creature fatate che si nascondevano all’interno per proteggersi dai passanti.
In Lombardia, i Camini delle Fate si trovano nel comune di Zone, che appartiene alla provincia di Brescia. Il nome che gli è stato affidato è quello di “Piramidi di Zone”, proprio in riferimento al Comune che le ospita.
Tutta l’area circostante le piramidi è stata dichiarata riserva regionale, in modo da preservarne il più possibile le condizioni e permettere ai turisti di osservare le costruzioni senza problemi.
Il Lago di Iseo fa da sfondo a questi bellissimi camini, che derivano dallo scioglimento di un ghiacciaio poco distante.
La loro formazione è legata all’accumulo di terra e detriti, che hanno generato delle alte torrette dalla forma irregolare sormontate da grassi massi a forma di cappelli. La visita ai Camini delle Fate di Zone è spesso accompagnata dal passaggio attraverso il Bosco degli Gnomi di Zone. Questo percorso è stato costruito appositamente per famiglie e amanti del trekking che vogliono osservare le bellezze della natura circostante, restando però legati ad un percorso specifico che gli impedisce di perdersi.
Lungo il bosco sono state posizionate diverse statue –rappresentanti gli Gnomi di Zone – molto apprezzate dai turisti di passaggio, bambini e non.
Anche il Piemonte ospita esempi Italiani dei Camini delle Fate, molto simili a quelli che si trovano in Cappadocia. Nello specifico, li si incontra all’interno della “Riserva naturale dei Ciciu del Villar”, situata a Costa Pragamonti.
La loro caratteristica più interessante è la forma, che ricorda quella di fughi di pietra. I Camini delle Fate del Villar, anche conosciuti come “Cicu”, sono composti da due parti distinte: un “Cappello” protettivo superiore ed un “Gambo” inferiore.
La prima parte è formata da una particolare roccia metamorfica di origine magmatica, che ha il compito di proteggere la struttura sottostante dalle piogge. Al contrario, il gambo è composto da terra, argilla e frammenti di pietra.
A differenza del cappello, questa seconda parte è particolarmente friabile e risente molto dell’acqua e dei venti.
Visitando il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, è possibile osservare l’incredibile spettacolo delle “Lame Rosse di Fiastra”. Il parco si trova in provincia di Macerata, nel territorio delle Marche. Per raggiungere le Lame bisogna superare la diga di Fiastra, procedendo lungo un intricato bosco per circa un ora e mezza di cammino.
La fatica però è ben premiata dal paesaggio, che viene spesso paragonato a quello dei canyon americani. Il loro colore caratteristico – un mix di rosso e arancione – deriva direttamente dal materiale che le costituisce.
Le Lame sono il risultato della continua stratificazione di roccia e terra, con una consistente presenza di ferro che gli conferisce il classico colore rosso.
Prendono la forma di alte torri e pinnacoli, che ogni anno cambiano leggermente a causa dell’esposizione agli agenti atmosferici.
Nonostante siano meno conosciuti, anche in Liguria è possibile osservare interessanti esempi dei Camini delle Fate. Bisogna spostarsi nel Parco naturale regionale in Piana Crixia, situato nella provincia di Savona, proprio al confine tra Asti e Alessandria.
I Camini del parco hanno la forma di funghi tondeggianti, meno alti rispetto ai “fratelli” delle altre regioni d’Italia.
Sono comunque caratterizzati da un gambo leggermente friabile, fatto soprattutto di terra e residui di pietra, e un masso superiore che avvolge e protegge completamente la struttura per evitare che si rovini.
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Davide Rossi