Il termine rapina viene utilizzato per descrivere un atto illecito, ovvero l’appropriazione indebita di un oggetto che appartiene a un’altra persona.
Generalmente, la rapina è preceduta o seguita da un atto di violenza (o minaccia).
La violenza viene sfruttata per intimidire la persona a cui è stato sottratto l’oggetto, impedendole di reagire o cercando di impedire provvedimenti.
L'obiettivo della rapina è quello di procurare a se stessi o ad altri un “ingiusto profitto”.
Il profitto viene definito ingiusto proprio perché ottenuto in modo illegale, arrecando un danno alla persona che subisce la rapina.
Colui che realizza la rapina, che si appropria della cosa altrui, prende il nome di “rapinatore”.
Al contrario, che è costretto a subire la rapina prende il nome di “rapinato”.
Trattandosi di un atto contrario alla legge, il rapinatore è sempre soggetto a conseguenze giuridiche.
La definizione di rapina e la pena connessa è indicata nell’Articolo 628 del Codice Penale, secondo cui:
“Chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, mediante violenza alla persona o minaccia, s'impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene è punito con la reclusione da tre a dieci anni e con la multa da euro 516 a euro 2.065.”
Fonte: www.brocardi.it/codice-penale/libro-secondo/titolo-xiii/capo-i/art628.html
Il valore della pena, sia in riferimento alla reclusione che alla multa, può aumentare o diminuire a seconda della gravità dell’atto commesso.
Più è alto il valore del bene che è stato sottratto alla vittima del reato, più è alto il risarcimento da versare.
Allo stesso modo, se il rapinato è soggetto a violenza e intimidazione, la pena aumenta.
Differenza tra furto e rapina
La legge stabilisce l’esistenza di una differenza fondamentale tra il reato di furto e quello di rapina.
Entrambe le azioni sono volte ad impossessarsi illecitamente della cosa mobile altrui, ma la rapina prevede l’aggiunta della violenza.
Quando il danneggiato è sottoposto a violenza da parte del ladro, il delitto passa da furto a rapina.
Attenzione: non è necessario che la violenza sia fisica e/o visibile.
Rientra nella definizione anche la minaccia, l’intimidazione e la costrizione.
A differenza della rapina, il furto non prevede questo tipo di processo, ed è punito in modo diverso.
Le due azioni illegali sono regolate da articoli diversi del Codice Penale e vengono sottoposte a pene differenti.
Che cosa si intende per rapina a mano armata
Negli aggravanti della rapina - le azioni o condizioni che rendono il reato più grave - c’è la “rapina a mano armata”.
Questo tipo di rapina si registra quando la violenza o minaccia al rapinato avviene attraverso l’utilizzo di un’arma.
La presenza dell’arma è considerata come aggravante del reato, siccome potrebbe (o ha provocato) la morte del danneggiato.
La pena prevista per il delitto di rapina a mano armata è decisamente più grave, sia a livello di detenzione che di risarcimento monetario.
Chiaramente, all’aumentare della gravità del danno, aumenta anche la pena del responsabile.