
Lo scorso 3 dicembre è scaduto il periodo di validità del DPCM del 4 novembre, con cui era stato introdotto il regime di limitazioni differenziate su base regionale.
Con il Nuovo DPCM, entrato in vigore il 4 dicembre 2020, il governo è quindi chiamato a dettare le nuove norme che dovranno accompagnarci nella fase calante della curva dei contagi fino al 15 gennaio ma, allo stesso tempo, è necessario gestire un periodo particolare come quello delle festività.
Mentre l’Italia è ancora in attesa del vaccino per il COVID-19, sono state confermate le restrizioni sugli spostamenti tra Comuni e Regioni sulla base del livello di rischio (le zone rosse, arancioni e gialle).
Le novità più importanti riguardano l’introduzione di restrizioni più rigide previste per il periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, che influenzeranno gli spostamenti sul territorio nazionale e i viaggi da e per l’estero.
Le restrizioni anti-covid per le vacanze all’estero
Per quanto riguarda le vacanze all’estero, dobbiamo far riferimento all’allegato 20 del nuovo DPCM. Questo allegato differenzia i Paesi in base al rischio di contagio e consente formalmente di viaggiare in maniera libera quantomeno verso tutti i Paesi europei.
Ecco l’elenco dei Paesi in Europa dove si può viaggiare:
- Belgio
- Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo)
- Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo)
- Repubblica Ceca
- Spagna (inclusi territori nel continente africano)
- Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord (inclusi isole del Canale, Gibilterra, isola di Man e basi britanniche nell'isola di Cipro ed esclusi i territori al di fuori del continente europeo)
Per quanto riguarda i Paesi extra-europei verso i quali è possibile viaggiare “liberamente”, questi sono indicati nell’elenco D che attualmente comprende solo un ristretto numero di Paesi, sebbene si tratti di un elenco in continuo aggiornamento:
- Australia
- Giappone
- Nuova Zelanda
- Repubblica di Corea
- Ruanda
- Singapore
- Tailandia
- Uruguay
Il testo del decreto ha espressamente vietato, salvo specifiche eccezioni, solo gli spostamenti da e verso i Paesi non menzionati nell’allegato 20 e rientranti, di conseguenza, nell’elenco E.
Allo stato delle cose, l’allegato E comprende la maggior parte dei Paesi extra-europei (ad esempio l’intero continente americano), sebbene il divieto di spostamento verso questi Paesi non sia assoluto.
Sono previste delle eccezioni per motivazioni di lavoro, salute, studio e rientro in patria, che andranno comprovate con apposita dichiarazione. Prima di partire è sempre opportuno, tuttavia, verificare anche le limitazioni che il Paese di destinazione prevede per le persone in ingresso.
La formale libertà di spostamento verso i Paesi Europei viene di fatto disincentivata dal Governo con l’introduzione di rigide misure per chi entra (o rientra) nel territorio nazionale dopo essere stato all’esterno nel periodo tra il 21 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021.
Tampone e quarantena per chi rientra dall’estero: come funziona
A partire dal 10 dicembre è stato ampliato l’elenco dei Paesi contenuti nell’elenco C dai quali, per entrare in Italia, è necessario esibire un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti e che abbia avuto esito negativo.
Questo elenco comprende ormai tutti i Paesi Europei sebbene resti aperta la possibilità che, per taluni, questo obbligo venga meno in base all’evolversi della situazione contagi. Ecco la lista dei Paesi europei che richiedono il tampone al rientro in Italia:
- Belgio
- Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo)
- Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo)
- Repubblica Ceca
- Spagna (inclusi territori nel continente africano)
- Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord (inclusi isole del Canale, Gibilterra, isola di Man e basi britanniche nell'isola di Cipro ed esclusi i territori al di fuori del continente europeo)
Novità rispetto al passato, in caso non si esibisca il tampone, non è più possibile effettuarlo in Italia ma scatta automaticamente la quarantena di 14 giorni. Stessa sorte tocca a chiunque rientri da Paesi extra-europei.
Dal 21 dicembre e fino al 6 gennaio, il regime previsto dal DPCM diventa più severo anche per chi rientra da Paesi europei: in questo lasso di tempo non sarà più sufficiente il tampone negativo, ma scatta l’obbligo di isolamento fiduciario presso la propria abitazione per 14 giorni, e l’obbligo di segnalare il proprio rientro alle autorità sanitarie competenti.
Da segnalare che il Governo ha chiarito che la quarantena è prevista anche per chi è stato in un Paese europeo tra il 21 dicembre e il 6 gennaio e rientra dal 7 al 15 gennaio 2021.
Restrizioni per spostamenti tra comuni e regioni
Per quanto riguarda il territorio italiano, fino al 21 dicembre valgono le disposizioni relative ai “colori” delle Regioni.
- Coprifuoco tra le 22 e le 5 del mattino successivo e gli spostamenti fuori dalla propria Regione e del proprio Comune sono consentiti solo alle zone gialle.
- Nel periodo tra il 21 e il 6 gennaio anche nelle zone gialle sono vietati gli spostamenti tra le Regioni
- Il 25, 26 dicembre e il 1° gennaio saranno consentiti solo gli spostamenti all’interno del proprio Comune
L’utilizzo delle mascherine in Italia
Sussiste ancora l’obbligo della mascherina. In particolare, è necessario averne una sempre con sé quando si esce di casa ed è obbligatorio indossarla in tutti i luoghi chiusi, diversi dalla propria abitazione, nonché all’aperto, tranne nel caso non si sia in una situazione di totale isolamento da persone non conviventi. Restano esclusi dall’obbligo i bambini di età inferiore a 6 anni, chi svolge attività sportiva autorizzata e chi ha patologie incompatibili con l’uso della mascherina.
Sci e località di montagna
Fino al 15 gennaio bisognerà fare a meno delle piste da sci in montagna:
- gli impianti in Italia resteranno chiusi per tutto il periodo di validità del DPCM, dal 4 dicembre al 15 gennaio, tranne che per gli sciatori professionisti.
- Dal 7 gennaio si valuteranno protocolli per aprire gli impianti anche agli sciatori amatoriali.
Alcuni Paesi esteri hanno deciso diversamente, ma in quel caso valgono le considerazioni svolte nei paragrafi precedenti sul viaggiare all’estero.
Raggiungere le seconde case
La questione “seconde case” è stata ampiamente dibattuta e si è raggiunta una situazione di compromesso:
- fino al 20 dicembre valgono le regole delle “zone”, per cui ci si potrà spostare in base al colore.
- A partire dal 21 dicembre e fino al 6 gennaio, potranno essere raggiunte solo le seconde case che si trovino nella medesima regione
- Nei nei giorni 25, 26 dicembre e 1° gennaio solo quelle all’interno dello stesso Comune.
Ovviamente queste disposizioni sono superate da un’eventuale dichiarazione di zona arancione o rossa, nel qual caso valgono le regole previste per quel colore.
Autocertificazione dal 21 dicembre: come funziona
L’autocertificazione continuerà ad essere necessaria per tutti questi spostamenti consentiti esclusivamente in caso di specifiche motivazioni. In particolare, nel periodo dal 21 dicembre al 6 gennaio sono vietati gli spostamenti tra regioni (anche se gialle) tranne che per motivi di lavoro, salute, necessità e per rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione: tali motivi andranno provati mediante apposita autocertificazione.
Si può soggiornare in Albergo durante le vacanze di Natale
Le strutture ricettive come gli alberghi restano aperti nel rispetto di tutti i protocolli previsti per il mantenimento del distanziamento sociale e la prevenzione dei contagi in genere, ma non potranno organizzare eventi, cenoni e quant’altro. I ristoranti degli alberghi potranno servire solo i propri clienti. Dalle ore 18 del 31 dicembre e fino alle 7 del giorno dopo la ristorazione negli alberghi è consentita solo mediante servizio in camera.
Crociere sospese dal 21 dicembre al 6 gennaio
Nel periodo in questione le crociere sono sospese e le navi da crociera non potranno partire o attraccare nei porti italiani durante questo periodo. Divieto che vale sia per le navi battenti bandiera italiana che per quelle straniere.
Sospesi i Mercatini di Natale
Confermata la sospensione dei mercatini di Natale già prevista dal DPCM di novembre: per tutto il periodo di validità del DPCM, fino al 15 gennaio, quindi, non potranno essere allestiti mercatini di Natale, nemmeno in apposite aree mercato o fieristiche.
Orari e regole per i ristoranti
Salvo le regole previste per zone rosse e arancioni, in zona gialla i servizi di ristorazione sono consentiti dalle 5 alle 18, compresi i giorni festivi.
Al tavolo ci si può sedere al massimo in 4 se non si appartiene allo stesso nucleo familiare, o meglio, se non si abita sotto lo tesso tetto.
Dopo le 18 non si possono più consumare cibo e bevande in luoghi pubblici o all’aperto, ma restano consentiti l’asporto fino alle 22 e le consegne a domicilio.
Quando arriverà il nuovo DPCM?
L’attuale DPCM avrà una durata di 50 giorni, estesa con decreto-legge rispetto ai 30 giorni dei DPCM passati, quindi resterà in vigore fino al 15 gennaio. Tuttavia, c’è da considerare che le misure adottate hanno lasciato insoddisfatte diverse forze politiche e larga parte della popolazione, quindi potremmo assistere nei prossimi giorni a modifiche importanti di queste misure soprattutto quelle previste per i giorni del 25, 26 dicembre e 1° gennaio.